Il Training Autogeno e’ una tecnica di rilassamento che si basa essenzialmente sulla correlazione tra stati emotivi e fisici dell’individuo. Sviluppato a partire dal 1923 da Johannes H. Schultz, psichiatra e neurologo, si è rivelato ben presto uno strumento efficace per la riduzione dei livelli di stress ai quali veniamo quotidianamente sottoposti e che possono dare origine a vari disturbi: ad esempio, ansia, stanchezza, insonnia, irritabilità, mal di testa e malessere diffuso.
Letteralmente training significa “allenamento” e autogeno “ che si genera da sè”: attraverso la guida di una persona esperta, ogni individuo può arrivare a padroneggiare e utilizzare tali tecniche per migliorare il proprio equilibrio psicofisico e ottenere benefici in maniera autonoma.
In ogni tipo di allenamento, come in quello sportivo, ci sono due aspetti fondamentali: il miglioramento degli aspetti vitali e l’eliminazione dei difetti.
Allo stesso modo, il training autogeno può servire a migliorare la salute, le prestazioni, la capacità di recupero, l’autocontrollo, oppure ad eliminare gli effetti negativi dello stress che derivano da alcuni ambiti della nostra vita (personale, familiare, lavorativo, sportivo, ecc.).
Il metodo si basa sull’esecuzione di una serie di esercizi, che Schultz distingue in due gruppi: il primo è costituito dagli esercizi “inferiori” o somatici, il secondo da quelli “superiori” o “psichici”.
Gli esercizi inferiori si riferiscono a sei distretti fisiologici: muscolare, respiratorio, vascolare, cardiaco, addominale e cefalico, a ciascuno dei quali viene associata una particolare sensazione.
Così, nel primo esercizio la distensione muscolare viene percepita come una piacevole sensazione di pesantezza delle membra (o, al contrario, di leggerezza), nell’esercizio del respiro si impara a respirare in maniera naturale e rilassata e così via.
Per la sua duttilità ed efficacia nel ridurre lo stress e migliorare la propria concentrazione psico-fisica, il Training Autogeno viene impiegato con successo in vari contesti:
- clinico: non solo in ambito psicoterapico, ma anche in psicologia della riabilitazione e cura delle patologie psicosomatiche (insonnia, emicrania, asma, ipertensione, attacchi di panico…);
- sportivo: psicologia dello sport;
- aziendale: psicologia del lavoro e gestione di gruppi.
E’ fondamentale sottolineare che, essendo una tecnica di natura psicoterapeutica, deve essere utilizzata solamente sotto la guida di terapeuti esperti, in grado di gestire le complesse dinamiche che potrebbero emergere nella fase di apprendimento degli esercizi. Solo una volta che si è imparato a padroneggiare la tecnica, l’individuo sarà in grado di eseguire il training da solo.
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